La Grotta e il Riparo del Romito, in comune di Papasidero (Cosenza), costituiscono uno dei più importanti giacimenti dell’Italia meridionale risalenti al tardo Pleistocene. La loro rilevanza nell’ambito delle documentazioni preistoriche è legata all’imponenza della stratigrafia, all’importanza delle evidenze archeologiche e alle potenzialità di informazioni per la ricostruzione dell’ambiente e delle attività delle comunità di Homo sapiens che abitarono il sito alla fine del Paleolitico, nel Mesolitico e nel Neolitico.

La grotta e il riparo appaiono oggi come due ambienti quasi distinti, a causa di una chiusura artificiale con un muro risalente all’epoca in cui la caverna fu utilizzata come romitorio. Al momento della frequentazione paleolitica i due ambienti costituivano un unico ampio spazio di abitazione.

La grotta è localizzata all’interno di uno stretto canyon che offriva protezione e riparo. Nei pressi scorre l’attuale fiume Lao, attivo durante la presenza paleolitica e utilizzato come via di comunicazione e anche per risorse alimentari e litiche.

L'attuale stretto ingresso della grotta che porta all'ambiente interno